INSONNE

Di Nicola Foti


Insonne, interminabile la notte.

Tempo soffuso, immerso in questo letto sfatto, gli oggetti in un muto, immobile dialogo senza risposta. Tenui acufeni monocordi.

Caduto nel torpore quasi all’alba.

Draghi volanti, teschi che roteano nell’incubo all’aurora; e volo mollemente, e il fischio acuto, insinuante di un sonno senza ristoro.

Già la realtà dolente del mattino, nel malato risveglio del dovere, che cancella il sogno, e lo ricaccia nella trappola del desiderio.

Ora.

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