TRE POESIE DI NICOLA FOTI

Di Nicola Foti


MATTINA SENZA FRETTA

Mattina senza fretta
Restiamo
Nell’immota lentezza
Soppesiamo il silenzio
Fuori, la corsa vana
Dentro, il nostro
Minuscolo universo
Che si scioglie in piacere
Di corpi che si uniscono
E s’impastano
Di umori densi
Fuori, sprazzi d’azzurro
Dentro, scie di dolcezza
Che sgorgano da orgasmi
Improvvisati
Se in questo v’è bellezza
È lo stupore di panni
Gettati alla rinfusa
Ai nostri piedi
Quando il tempo è fuggito
E la vita di fuori
Ti risucchia
Ma gli attimi d’eterno
Sono linfa preziosa
Dopo di noi, l’eclissi
Ritorneremo
Figure in movimento
Di un incomprensibile dovere
Ora giacciamo
Anime nude
Liquida gioia
Chiazze d’estasi

QUANDO RITORNERÒ

Quando ritornerò
Ad essere pensiero
Esile stato d’animo
Un soffio impercettibile
Sarò con te
Forse lo avvertirai
Come un batter di ciglia
Un poco più di nulla
Dove si curva il mare
E il cielo rosso annega
La quiete delle onde
Cela correnti aspre
L’eterno incontro e scontro
Sotto il pelo dell’acqua
Nasconderà energia
Che fu in me
Quando l’onda si scaglia
E sonora si frange
Tra gli spruzzi iridei
Sarà forza ed orgasmo
E frizzerà la schiuma
E si ritirerà
Ritrascinandosi indietro
Bagnati sentimenti
Come piccoli ciottoli
Come sottil dolore
In fondo a gioia pura
Perché niente rimane
Se non questo pensiero
E il brivido improvviso
Che ti sveltisce il battito
Sarà la mia presenza
Polvere mia dispersa
Tra cielo e il blu profondo
Ritornerò elemento
Particella di mondo
Il verso
La parola
Il tepore
Un caldo raggio
D’infinito amore
Per te

SE I TUOI OCCHI PARLASSERO

Se i tuoi occhi parlassero
Basterebbe un tuo sguardo
A parlarmi d’amore
Ad uccidermi di silenzi
Se le tue mani vedessero
Felici perderebbero la luce
Cieche, strette
Nei nostri abbracci
Se la tua bocca ascoltasse
S’inebrierebbe della musica
Languida, sferzante melodia
Dei nostri insaziabili baci
Ma se il mio cuore toccasse il tuo cuore
E in lui entrasse
Sarebbe esplosione di vita
Tempesta d’amore urente
Quando la pelle si fa sottile
E brucia di desiderio
Sogno o realtà è lo stesso
Ti aspetto
Come dura pietra
Da tormenti corrosa
Nutrimento e rifugio darà
Al fiore più bello e superbo


Biografia dell’autore: 

Nicola Foti, nato e vissuto a Roma, compie studi classici al liceo Orazio, si laurea in Medicina in Radiodiagnostica e Scienza delle Immagini all’Università Cattolica. Da oltre ventisette anni lavora in ospetale al posto di dirigente medico radiologo, gran parte dei quali all’ospetale di Orvieto.

Spirito libero, eclettico, attratto da qualsiasi attività ed espressione artistica, viaggiatore appassionato… ed altro ancora.

Con Intermedia Edizioni ha già pubblicato nel corrente anno 2018, la silloge poetica “Vivere di Sbieco” e “La Penombra dell’anima”

A partire dal 2018 comincia ad essere una presenza assidua all’incontro poetico del caffè Gijón di Madrid.

Nel 2018 ha partecipato ad alcuni recitals, i principali dei  quali a Roma e a Madrid. Nell’anno corrente, a Roma, a Madrid e a Firenze.

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